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Più volte, negli anni recenti, la vittoria di un candidato o di un partito è stata attribuita alle enormi possibilità offerte dal web nelle campagne elettorali. Quanto c'è di vero? Certo è che un leader o una formazione politica non può più permettersi di rinunciare a siti e blog, Facebook e Twitter. Questo libro mette per la prima volta a confronto l'esperienza italiana con quella degli altri maggiori paesi occidentali, a cominciare dal laboratorio americano, in un arco di tempo che abbraccia numerose campagne elettorali. Sono considerati sia il lato dell'offerta, attraverso un'analisi dei siti di partiti e candidati, sia quello della domanda, grazie a studi su campioni rappresentativi di popolazione. Politici e cittadini intrattengono ormai in rete una miriade di scambi che, tra partecipazione illimitata e divario digitale, hanno come posta la democrazia del futuro.